IL CAFFE': benefici, limiti e come berlo bene

Caffè: benefici, limiti e consigli pratici. Quante tazzine al giorno, metodi migliori, sonno, pressione, gravidanza, deca e idratazione.

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Tipologie di chicchi

Il caffè arriva soprattutto da due specie botaniche: Coffea arabica e Coffea canephora (detta Robusta). Le differenze nascono da genetica, clima e altitudine. L’Arabica cresce più in alto e al fresco; la Robusta a quote più basse e caldo-umide. Questo si traduce in più caffeina nella Robusta (difesa naturale) e in aromi più fini nell’Arabica.

Tipologie di chicchi (Arabica vs Robusta)

L’Arabica offre un profilo più fine e profumato. È considerata di qualità superiore.
La Robusta è più amara e più ricca di caffeina (stimolante). Costa meno ed è utile per dare “corpo” e crema.
A colpo d’occhio: il chicco Arabica è spesso più ovale con solco sinuoso (la linea centrale); la Robusta tende a essere più tonda con solco dritto.
Le miscele combinano i pregi: eleganza dall’Arabica, struttura dalla Robusta.
La tostatura (livello di “cottura” del chicco) cambia gusto e sostanze in tazza: chiara = aromi più vivaci; scura = più amaro e corpo.
Il metodo di estrazione conta: espresso è concentrato; filtro è più pulito e lungo; moka sta nel mezzo.

Quando fa bene

Se sei in salute e lo consumi in modo moderato:

  • Aiuta attenzione e vigilanza durante la giornata.

  • Nei grandi studi, 3–5 tazzine/die sono associate a circa −15% di rischio cardiovascolare e a minore mortalità.

  • È anche associato a un minor rischio di diabete di tipo 2 (−30% in 30 studi tra il 2002–2015).
    (Sono associazioni statistiche, non prove di causa né inviti a bere di più.)

Perché succede (non è solo caffeina):

  • Acidi clorogenici (CGA) — polifenoli antiossidanti (limitano lo “stress” sulle cellule): possono attenuare i picchi glicemici dopo il pasto e sostenere la funzione dei vasi; contribuiscono a acidità/amaro in tazza.

  • Melanoidine — polimeri della tostatura: non si digeriscono, arrivano al colon e si comportano in parte come fibre; hanno azione antiossidante e possono legare sostanze indesiderate. In alcune persone stimolano il transito intestinale (anche per questo qualcuno va in bagno dopo il caffè).

  • Diterpeni (caffestolo, kahweolo) — grassi naturali del caffè: in studi di laboratorio mostrano effetti anti-infiammatori, favoriscono la morte programmata di cellule tumorali e possono limitare la formazione di nuovi vasi. Nota pratica: con metodi non filtrati possono aumentare l’LDL; il filtro di carta li trattiene in gran parte.

Riferimento rapido: una tazzina di espresso piccolo ≈ 63 mg di caffeina (in media 50–80 mg a seconda di miscela e bar).

Quando può dare problemi

Sonno. Bevuto tardi può disturbare l’addormentamento ma è una caratteristica variabile da soggetto a soggetto. Lascia almeno 6 ore prima di coricarti per ridurre il rischio.

Pressione. Subito dopo la tazzina può salire un po’. Nei bevitori abituali, dosi moderate non la alzano in modo stabile.

Colesterolo. I metodi non filtrati (French press, turco) estraggono più diterpeni, che possono alzare l’LDL. Il filtro di carta li trattiene quasi del tutto.

Gravidanza. Resta entro 200 mg/die di caffeina (totale della giornata).

Acrilammide: perché ci interessa? È un composto che si forma con alte temperature; nel corpo può trasformarsi in molecole reattive che danneggiano il DNA (per questo è regolata in UE).

come comportarsi

Nota: non è un suggerimento a iniziare o ad aumentare il consumo, l'eccesso è sempre sbagliato.

  1. Dose personale. Mantieni quantità che non peggiorano sonno o ansia; evita caffeina nelle 6 ore prima di dormire.

  2. Come ridurla: scegli tostature più scure (più tempo di tostatura → in media meno acrilammide) e preferisci caffè corti rispetto ai “lunghi” (estrazione minore).

  3. Metodo e colesterolo. Se l’LDL è alto, meglio filtrato con carta o espresso rispetto a French press/turco (meno diterpeni in tazza).

  4. Personalizza. Se avverti palpitazioni, reflusso o fastidi, riduci dose, sposta l’orario o valuta miscele con meno caffeina (più Arabica).

FAQ (domande comuni

Il caffè fa bene o male?
Dipende dalla dose e da chi lo beve. In molti studi, 3–5 tazzine/die sono associate a esiti favorevoli. Non è una cura, ma un’abitudine compatibile con benessere.

Quanta caffeina al giorno?
Adulti sani: fino al massimo di ~400 mg/die (da tutte le fonti di caffeina). In gravidanza: ≤200 mg/die, ma il consiglio è di limitare sempre sotto queste soglie. nel pratico sarebbe ottimale non superare 4/5 tazzine di espresso

Meglio espresso, moka o filtro?
Per l’LDL vince il filtrato con carta o l’espresso. Evita routine con metodi non filtrati se hai colesterolo alto.

Il decaffeinato è davvero senza caffeina?
No. È molto ridotta, non azzerata. Ottimo per il pomeriggio o la sera.

Tostatura chiara o scura?
Se il tuo obiettivo è un gusto intenso e di qualità, vai su tostature più scure. Per aromi fruttati e acidi, meglio tostature più chiare.

Caffè lungo o corto?
Se guardi l’acrilammide, meglio corto. Con i lunghi estrai di più.

Cosa ricordare

  • Arabica è di qualità superiore; Robusta più amara e più ricca di caffeina.

  • Il caffè non è solo caffeina: acidi clorogenici (antiossidanti), melanoidine (effetto “fibra”), diterpeni.

  • A dosi moderate, studi osservazionali mostrano associazioni favorevoli (cuore, mortalità, diabete tipo 2).

  • È una bevanda naturale con molti potenziali benefici, ma la dose fa il veleno: non superare 4–5 tazzine/die (≈ 200–315 mg; ~63 mg per espresso).

  • Sonno: evita la caffeina nelle ~6 ore prima di coricarti.

  • LDL alto: meglio filtrato con carta o espresso (meno diterpeni rispetto ai metodi non filtrati).

  • Acrilammide: preferisci tostature più scure e caffè corti.

  • Gravidanza/condizioni particolari: resta ≤200 mg/die e personalizza (pressione non controllata, reflusso, ansia).